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Dialogo tra scienza e umanesimo sul palco del Teatro Cucinelli
Corciano, 21 nov. - Un dialogo tra scienza e umanesimo, sui grandi temi della vita e dell'eccellenza della conoscenza, quello andato in scena ieri sera al Teatro Cucinelli, nel cuore del borgo di Solomeo, dove a salire sul palco, assieme a Brunello Cucinelli e al rettore dell'Università degli studi di Perugia, Maurizio Oliviero, sono stati lo scienziato umanista Mauro Ferrari e la ricercatrice francese Premio Nobel per la chimica 2020 Emmanuelle Charpentier. Un interessante e vivace dibattito, moderato da Eva Crosetta, che si è snodato attraverso una serie di riflessioni dedicate a quei valori fondamentali che pongono scienza e umanesimo in un rapporto di reciproca integrazione, in virtù della migliore innovazione, della sostenibilità tecnologica e dell'armonia tra tutti gli esseri. "Memorabile" è stata definita da Brunello Cucinelli la presenza a Perugia e Solomeo di Emmanuelle Charpentier, che in mattinata aveva ricevuto il dottorato Honoris Causa in biotecnologie proprio dalle mani del rettore Oliviero. Alla professoressa Charpentier, microbiologa, genetista e biochimica di fama internazionale, fondatrice, direttrice scientifica e manager del Max Planck Unit for the Science of Pathogens di Berlino nonché membro dell'Accademia delle scienze e dell'Accademia delle tecnologie, si devono studi pionieristici ed estremamente innovativi in materia di tecniche di editing del genoma umano. Universalmente riconosciuta come una delle maggiori scienziate del nostro tempo grazie alle sue innovative e rivoluzionarie ricerche, che hanno gettato le basi per la tecnologia di ingegneria genomica Crispr-Cas9, nella lectio tenuta al rettorato aveva sottolineato come "questa tecnologia ha rivoluzionato molte aree delle scienze della vita, tra queste la microbiologia, la biologia delle infezioni, l'immunologia, la biologia cellulare e la biologia dello sviluppo". Ha citato anche la ricerca sul cancro e sul cervello, evidenziando le applicazioni non solo nel settore medico. La serata, sempre nel segno del connubio tra scienza e arte, è proseguita con lo spettacolo teatrale "RiconoScienza", messo in scena da Piero Sidoti, cantautore ma anche professore di matematica e scienze e Mauro Ferrari, scienziato di fama mondiale, padre della nano medicina, che fa anche il musicista-cantante. Uno spettacolo che emoziona, che parla, suona e canta l'amore per la scienza e durante il quale Ferrari racconta anche la sfida che porta avanti da trent'anni: la progettazione di un farmaco che possa curare il cancro metastatico a fegato e polmoni. "Il mio sentimento di gratitudine è grande perché ho ascoltato discorsi di altissimo livello scientifico, morale, umano - ha detto Brunello Cucinelli -. Ho sempre trovato particolarmente affascinante e stimolante il dialogo tra scienza e umanesimo, cui questa mattina, nell'Aula Magna della nostra antica Università degli studi di Perugia, la lectio magistralis di Emmanuelle Charpentier ha offerto un contributo di inestimabile valore. Per questo è stato per me un onore davvero tutto speciale poterla accogliere a Solomeo, consapevole del grande dono che ci ha fatto una così autorevole voce della comunità scientifica internazionale. Mi ha riempito di gioia poter colloquiare nel nostro teatro, con lei, il rettore Oliviero e con il mio stimato amico scienziato umanista Mauro Ferrari sui grandi temi della vita e dell'eccellenza della conoscenza. Grazie di cuore a questi nostri visionari ospiti, che ci hanno ricordato che la ricerca è insieme scientifica e umana, donandoci una nuova speranza per la crescita spirituale dell'essere umano". (ANSA)