POLITICA
  by Rossana Furfaro Published: venerdì 14 febbraio 2025 14:04:01

‘Alternative per il socialismo’, a Torgiano presentato il numero 74 della rivista dedicato al fenomeno Trump

Stefano Vinti (Umbrialeft): la pubblicazione ci aiuta a capire il mondo attuale e le sue ingiustizie

  • Presentazione Alternative per il socialismo n 74 La rivoluzione restauratrice (1)
  • Presentazione Alternative per il socialismo n 74 La rivoluzione restauratrice (4)
  • Presentazione Alternative per il socialismo n 74 La rivoluzione restauratrice (2)
(AVInews) – Torgiano, 14 feb. – Il fenomeno Trump, soprattutto dopo la sua rielezione alla presidenza degli Stati Uniti d’America. È questo il tema a cui è dedicato il nuovo numero della   rivista ‘Alternative per il socialismo’ che si intitola ‘La rivoluzione restauratrice’. Il numero 74 del trimestrale fondato da Fausto Bertinotti è stato presentato a Torgiano giovedì 13 febbraio. All’iniziativa, organizzata dall’associazione culturale Umbrialeft, e presentata da Attilio Gambacorta, sono intervenuti Alfonso Gianni, direttore della rivista, Sandra Sarti, consigliere comunale di Torgiano, Tiziana Tomassini, presidente dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) sezione di Torgiano, Gianluca Schippa, consigliere comunale di Bettona, e Paolo Brutti, docente universitario.
“Questo numero – ha commentato Alfonso Gianni – pone al centro l’analisi del fenomeno Trump, che noi consideriamo fenomeno eclatante, perché modifica i rapporti internazionali ed  è destinato a caratterizzare questa fase del capitalismo più aggressivo, senza intermediazioni, con mire di conquista dello spazio attraverso Musk che è l’altra anima di Trump. La parola Trusk che li mette insieme chiarisce molto bene quali sono i loro interessi: il centro della contesa è la Cina, l’altra potenza che dal punto di vista tecnologico, economico, di produzione di auto elettriche e adesso anche militare, contrasta gli Stati Uniti d’America, che sembravano i padroni del mondo. Oggi lo sono molto meno e reagiscono con politiche economiche protezionistiche di vecchio stampo, tipiche del fascismo degli anni ‘30, e con dazi che però si rivolgono anche contro la popolazione americana perché più costano le merci importate più aumentano i prezzi, più aumenta l’inflazione. Le classi più deboli di quel paese così come le classi più deboli in Europa, insomma i poveri, ci perdono sempre, questo è il problema che cerchiamo di mettere a fuoco questa sera, demistificando questo nuovo mito dell’uomo potente, che decide tutto. In realtà sono i mercati, i grandi capitali e questa nuova tecnocrazia oligarchica che dominano il mondo, i reali decisori, Trump è solo uno strumento”. “Il numero 74 di Alternative per il socialismo – ha aggiunto Stefano Vinti di Umbrialeft – è particolarmente interessante perché pone la questione del cambio radicale del paradigma del mondo attuale, il superamento del liberalismo per arrivare a una sorta di ‘tecnofeudalesimo’. È interessante anche lo scritto di Bertinotti che pone la questione salariale. In un Paese in cui i salari sono diminuiti negli ultimi trent’anni del 3 per cento ripropone la questione, sollecita il sindacato a sostenere le rivendicazioni degli operai attraverso un adeguamento salariale che si raggiunge attraverso il conflitto sociale, esattamente l’opposto di quanto dice la Meloni e cioè che il conflitto sarebbe tossico perché romperebbe l’unità tra padroni e operai. Essendo gli interessi totalmente contrapposti o molto contrapposti è necessario che ci sia un sindacato che rivendichi il miglioramento delle condizioni, oltre che materiali anche salariali dei lavoratori. Ecco, da questo punto di vista la rivista ci aiuta a capire meglio e di più il mondo attuale e le sue ingiustizie”. “In questo numero della rivista – ha concluso Brutti – si ispeziona il fenomeno che è accaduto negli Stati Uniti, con la nuova presidenza di Trump e con quello che sta mettendo in moto in tutto il mondo. Una situazione nuova e molto preoccupante rispetto alla quale la Sinistra deve prendere le misure perché ci potremmo trovare difronte a fenomeni che il capitalismo americano fino a oggi non aveva ancora mostrato. Bisogna quindi avere un’idea nuova di come affrontare questa cosa soprattutto vedere sei Paesi come l’Italia o l’Europa possano fare qualcosa in una vicenda che ci vede drammaticamente posti in una condizione di quasi servitù e inutilità completa rispetto alle grandi questioni della guerra in Ucraina e Medio Oriente. Stasera ci siamo fatti un’idea precisa in base all’editoriale di Alfonso Gianni e adesso si tratta di seguitare a ragionare per costruire una situazione, una prospettiva che ci possa far affrontare questi problemi in modo adeguato”.


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