SOCIETÀ
  by Rossana Furfaro Published: mercoledì 17 aprile 2024 11:21:39

Michele Boscagli confermato presidente dell’Associazione nazionale Città del tartufo

Anct si è arricchita di 6 nuovi territori in Abruzzo, Sicilia, Basilicata Marche e Puglia. Discusse molte tematiche e progetti futuri per un nuovo protagonismo del mondo del tartufo

(AVInews) – San Miniato, 17 apr. – Michele Boscagli è stato riconfermato presidente dell’Associazione nazionale Città del tartufo durante l’assemblea annuale dei soci che si è svolta a San Miniato (Pi), in occasione dell’inaugurazione del MuTart, il Museo del tartufo delle Colline Sanminiatesi. Nella prestigiosa cornice di Palazzo Grifoni, i soci presenti, che hanno anche riconfermato l’Ufficio di presidenza, hanno stabilito assetti associativi e organizzazione che caratterizzeranno l’attività lavorativa fino alla primavera del 2025. Una conferma, dunque, a vantaggio della continuità ma con una rinnovata spinta propulsiva. Durante l’incontro sono state definite le linee guida per un 2024 “denso di occasioni lavorative, progetti e manifestazioni – ha commentato Boscagli – che vedrà protagoniste le Città in un percorso di affermazione del mondo del Tartufo in una visione istituzionale, unica portatrice di interessi generali”. Occasioni turistiche e promozionali da una parte e attenzione all’aspetto normativo, sempre ritenuto centrale da Anct, dall’altra. Durante l’incontro, infatti, viste anche le richieste avanzate al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste in data recentissima, sono state ribadite azioni di stimolo costruttivo per la riattivazione del Tavolo di Filiera e la riproposizione di una nuova Legge nazionale sulla Tartuficoltura anche mettendo a confronto le proposte già avanzate, “inquadrando tali scelte strategiche – ha spiegato Boscagli – come soluzione a una stagnazione legislativa e programmatica che favorisce spregiudicati operatori di settore poco interessati a tematiche di importanza universale come la salvaguardia ambientale, il mantenimento della biodiversità italiana, il contrasto ai cambiamenti climatici, le regole commerciali a vantaggio del consumatore e a tutte le azioni che si renderebbero necessarie alla rigenerazione della produzione tartuficola autoctona. Trascurando la visione integrata di una filiera complessa, infatti, si finisce per avvantaggiare un discutibile commercio di prodotti esteri, dati alla mano ormai noti, nobilitati da un bizzarro Made in Italy”. Nel solco e a sostegno di una più complessa azione di tutela del consumatore è stato sottoposto all’attenzione dei soci una bozza di disciplinare di qualità per le mostre mercato che ogni anno vengono promosse e realizzate nei territori associati che potranno, una volta licenziato nella forma definitiva, aderire volontariamente alla sua applicazione.
La compagine associativa di Anct si è arricchita di 6 nuovi territori che offriranno maggior rappresentanza a Marche, Puglia, Abruzzo, Sicilia e Basilicata che, con l’ingresso dell’intera Regione, oltre al Molise già associato, ha voluto testimoniare una visione integrata di promozione territoriale al massimo livello istituzionale.
Grazie al sostegno delle Regioni, Piemonte, Toscana, Marche, Molise, Basilicata, “alle quali si potranno aggiungere tutte le altre grazie all’interessamento dei Soci – spiegano da Anct –, sono state definite azioni per la partecipazione delle Città del Tartufo al Salone del Gusto 2024 di Torino, alle iniziative di Pesaro Capitale della Cultura 2024 lanciando un occhio a Expo Osaka 2025”. L’incontro è stato anche l’occasione per annunciare accordi di programma con Automobile club Italia e Rete Destinazione Sud, per ampliare le occasioni di promozione e sviluppo delle Città del Tartufo.
Si è parlato anche dell’attività per la gestione dell’elemento UNESCO che ha previsto la costituzione di una nuova Associazione ‘Cerca e cavatura del Tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali’ di cui Anct e Fnati sono soci fondatori che potranno attuare in modo autonomo i programmi di salvaguardia e la gestione dei finanziamenti concessi dal MiC, e non solo, allo scopo della rigenerazione dell’Elemento, formazione-salvaguardia-trasmissione, secondo la Convenzione UNESCO 2003.
Al termine dei lavori assembleari le Città del tartufo hanno dunque assistito all’inaugurazione del MuTart, settimo museo del tartufo della rete nazionale che, anche con la sua curata esposizione, arricchisce di contenuti l’offerta formativa e turistica delle Città del Tartufo.


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