(AVInews) – Giano dell’Umbria, 4 nov. – Un Festival del SOL (Sagrantino and Oil Land) ‘condito’ da Frantotipico a Castel Ritaldi e dalla Mangiaunta a Giano dell’Umbria, con l’aggiunta di iniziative legate al progetto ‘ReUnion 2024 nelle Terre dell’olio e del Sagrantino’, progetto ideato per italo discendenti che vogliono riscoprire la propria storia e le proprie radici durante il periodo dell’anno che celebra la raccolta delle olive e la produzione di olio nuovo. È stata una giornata ricca di attività quella di domenica 3 novembre, grazie all’evento organizzato dall’Unione dei Comuni Terre dell’Olio e del Sagrantino (Tos), un festival che si svolge in otto tappe, fino al 30 novembre, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere le bellezze e i prodotti dei territori ad essa afferenti.
Il Festival del Sol, realizzato con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto e Fondazione Perugia, e la collaborazione di Coldiretti, Campagna Amica, Terranostra e Aprol Umbria, ha proposto un tour culturale alla scoperta delle bellezze dei borghi guidato da Roberto Biselli, direttore del Teatro di Sacco, con la collaborazione della storica Fiorenza Mosci e il supporto organizzativo di Biancamaria Cola. In particolare, la mattina i turisti hanno partecipato all’iniziativa ‘Il Colle del Marchese’ e il pomeriggio a ‘I Briganti’. Nella prima, grazie alla narrazione fascinosa di aneddoti e storie a cura dell’attore Biselli, si è potuto anche ammirare una piccola pieve del IX secolo dedicata alla Madonna della Stelletta, luogo devozionale mantenutosi nei secoli, e i vicoli del Castello del Marchese, con degustazione finale di prodotti tipici offerti dall’azienda agricola Colle Capoccia e dall’azienda Fantaulli Giuseppe. Nella seconda iniziativa, il gruppo è andato alla scoperta del piccolo borgo che deriva il suo nome dalla divinità pagana Ianus, il Dio Giano bifronte. Tra i vicoli, si sono ‘svelate’ la Chiesa della Madonna delle Grazie, l’antica Chiesa di San Michele Arcangelo e la Chiesa di San Francesco. Dopo il racconto coinvolgente delle vicende dei briganti che un tempo attaccavano i ricchi mercanti che transitavano sulla Via Flaminia, anche qui spazio alle degustazioni di prodotti tipici delle aziende Agrisperanza 1892, Azienda agraria Pian della Noce e Azienda agraria Quondam Cello.
“Colle del Marchese è la frazione di Castel Ritaldi che racchiude i nostri frantoi – ha affermato Elisa Sabbatini, sindaco di Castel Ritaldi –, e attraverso il Festival del SOL e Frantotipico possiamo far vedere e vivere i nostri luoghi. Qui i turisti, le famiglie hanno fatto tappa per scoprire come viene lavorato l’olio e per degustarlo. Per noi è importante valorizzare questi borghi a livello turistico e siamo soddisfatti perché sono arrivate molte persone in questi giorni ad ammirare i nostri paesaggi e assaggiare i nostri prodotti”.
Il Festival del SOL – ha commentato il sindaco Manuel Petruccioli – arriva a Giano dell’Umbria in combinata con la manifestazione più importante del territorio comunale, la Mangiaunta, una tre giorni dedicata all’oro verde, ed è importante per lo sviluppo turistico ed enoturistico del nostro territorio. Stiamo riscontrando una crescita costante dell’olioturismo. Abbiamo circa 270 ettari di uliveti e il nostro olio extravergine d’oliva viene esportato in tutto il mondo. Giano dell’Umbria è la patria del monocultivar san Felice, pregiata qualità che si trova solo nel nostro comune, dove dimorano 80mila piante”.
Rossana Furfaro