(AVInews) – Campello sul Clitunno, 2 dic. – Il Dio Clitunno, spirito antico e ‘vivo’ del luogo, ponte tra paganesimo e cristianesimo, cantato dai poeti e interrogato come oracolo dagli imperatori, ha ‘guidato’ a Campello sul Clitunno l’ottava e ultima tappa per l’edizione 2024 del Festival del Sol, il viaggio culturale tra i borghi dell’Unione dei Comuni Terre dell’Olio e del Sagrantino che tra aneddoti e storie, esperienze immersive e degustazione di prodotti tipici, ha permesso di andare alla scoperta del territorio. In un pomeriggio tardo autunnale, tra il suggestivo foliage del periodo e il taglio della luce al tramonto, i visitatori, accompagnati dall’attore Roberto Biselli, direttore del Teatro di Sacco, sono andati alla scoperta dei luoghi: partendo dall’Auditorium ‘Pacifici’ di Campello, grazie a un servizio navetta messo a disposizione dall’amministrazione comunale, hanno raggiunto Campello Alto, borgo fortificato costruito nel X-XI secolo da Rovero di Champeaux barone di Borgogna, posto sulla sommità di un colle che domina la valle, la cui cinta muraria a pianta circolare è rimasta intatta. Oltre al tour del sito, seguendo il perimetro delle mura, tra vicoli e sottopassi, è stato possibile visitare la chiesa di San Donato con il suo pregevole altare ligneo barocco. Il viaggio ha poi condotto i partecipanti, lungo la strada Flaminia, fino al Tempietto sul Clitunno, monumento dell’architettura longobarda in Italia, sito riconosciuto Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 2011, che sorge accanto alle famose Fonti del Clitunno da cui nasce il fiume che dà il nome al Dio e “le cui acque sono esse stesse la divinità” ha spiegato Biselli. L’attore ha ricordato come questi luoghi siano stati fonte d’ispirazione per artisti del 500, celebrati da illustri poeti tra cui lord Byron e Giosuè Carducci e come si ritrovi riferimento alle Fonti e al Dio del Clitunno nelle opere tra gli autori classici come Virgilio, Properzio, Svetonio e Plinio il giovane. “Il Dio Clitunno è il genius loci di queste parti – ha aggiunto Biselli –, ispirazione che nasce dalla natura, che si trasforma in natura divina e dà alle persone un sentimento di appartenenza a un luogo veramente speciale, dedicato al culto, alla devozione e al sentirsi parte di una storia millenaria”. Il teatro è stato lo strumento che ha trasportato i partecipanti alla scoperta dei luoghi durante tutto il Festival del Sol. “Per me è stata un’esperienza bellissima – ha concluso Biselli – poter far scoprire i luoghi attraverso le parole. Il teatro è narrazione, partecipazione alla storia, un’identità individuale e collettiva, i luoghi sono una scenografia vivente, naturale, che restituisce alla narrazione una forza primigenia particolare”. Dopo una tappa all’oratorio di Oratorio di san Sebastiano, gigantesco ex voto dedicato al martire che si invocava come protettore contro la peste, in cui è presente un grande affresco dello Spagna di scuola peruginesca, il Festival del Sol ha fatto ritorno all’Auditorium comunale dove i partecipanti hanno potuto partecipare a una degustazione di olio nuovo a cura dell’azienda Marfuga associata Coldiretti. Il Festival del Sol, infatti, quest’anno è stato organizzato in collaborazione con Coldiretti, Campagna Amica, Terranostra e Aprol Umbria e grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto e Fondazione Perugia.
“Quella del Festival del Sol – ha commentato il sindaco di Campello sul Clitunno Simonetta Scarabottini – è stata un’esperienza veramente positiva, un tour tra il patrimonio artistico culturale molto ampio del nostro territorio. Siamo anche circondati dalle colline della fascia olivata da cui proviene il nostro olio pregiato e questo connubio tra il patrimonio artistico e i prodotti tipici funziona molto bene”.
Carla Adamo