(AVInews) – Città di Castello, 17 giu. – Sono stati presentati a Città di Castello, nella cornice di Villa Montesca, i risultati del progetto Digit@larte, sviluppato dall’Istituto tecnico tecnologico statale ‘Alessandro Volta’ di Perugia, scuola capofila della Rete che comprende l’Istituto comprensivo Torgiano – Bettona e il Primo Circolo didattico ‘San Filippo’ di Monta Santa Maria Tiberina di Città di Castello.
Coinvolti, inoltre, l’Università degli studi di Perugia, la Fondazione Centro studi Villa Montesca e, per lo sviluppo del portale Oer (Open educational resources) Digital@art su cui saranno inserite le attività afferenti al progetto, l’azienda Handle. Avviato nel 2017, in seguito alla partecipazione all’avviso ‘Curricoli digitali’ del Miur, il progetto si inserisce nell’ambito del Piano nazionale per la scuola digitale (Pnsd) Azione#15 e prevede l’elaborazione di curricoli digitali degli studenti, appunto, per lo sviluppo delle loro competenze digitali, specifici dell’area tematica Arte e cultura digitale.
Uno strumento utile e a disposizione degli insegnanti di tutta Italia e di tutte le materie: il portale è stato pensato per condividere attività e percorsi didattici, che in gergo si chiamano unità di apprendimento (Uda), che i diversi docenti decideranno di proporre alla propria classe. Gli insegnanti possono utilizzare le 12 uda già sperimentate dalle scuole umbre della Rete e caricate sul portale, oppure a loro volta personalizzarle per calarle in un nuovo contesto. La prassi rimane comunque condividere il lavoro per alimentare un patrimonio fruibile da tutti e che, in Umbria, potrebbe arrivare a coinvolgere 140 istituti.
Il portale sarà, dunque, utilizzabile da tutte le istituzioni scolastiche da settembre 2022, con il supporto dell’Equipe formativa territoriale (Eft) dell’Umbria e delle scuole delle Rete.
“Il progetto – ha spiegato Fabiana Cruciani, dirigente scolastico del ‘Volta’ – ha permesso agli insegnanti di sperimentare percorsi sull’arte che verranno messi a disposizione di una comunità, nella convinzione che l’arte sia patrimonio di tutte le scuole. A partire dall’evento di disseminazione di oggi, l’idea è quella di continuare il percorso a settembre con il contributo di tutti gli insegnanti che lo vorranno accogliere”.
“Siamo stati scelti dal Miur – ha proseguito Silvia Mazzoni, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Torgiano – per sviluppare e mettere disposizione di altri istituti curricoli digitali nel settore per cui ci siamo candidati, Arte e cultura digitale, con l’obiettivo di produrre esempi concreti, testati, validati e di qualità, di attività didattiche significative che sviluppassero oltre che contenuti curriculari anche le competenze digitali degli alunni. Le Uda riguardano, per esempio, la promozione di musei locali, l’esplorazione di bellezze artistiche e risorse culturali del territorio e rappresentano un aiuto concreto per gli insegnanti, in quanto sono riportati target di alunni a cui sono rivolte, discipline coinvolte, durata in ore e risorse necessarie, compresi strumenti di valutazione digitali e curriculari”.
“La nostra mission – ha aggiunto Simonetta Leonardi, Eft per l’Umbria – è quella di supportare nel prossimo anno scolastico le scuole che vorranno adottare questa piattaforma e quindi le risorse in essa contenute, organizzando formazioni ad hoc e accompagnando le scuole e i docenti anche con azioni mirate su richiesta delle scuole stesse”.
“Noi abbiamo accompagnato la realizzazione nell’ultimo anno del progetto – ha concluso Floriana Falcinelli, referente scientifico e docente al Dipartimento di Filosofia, Scienze sociali, Umane e della Formazione (Fissuf) dell’Unipg –, condividendo con insegnanti e dirigenti coinvolti un approccio valutativo complesso, definito ‘trifocale’, perché mette insieme punti di vista diversi, ovvero la dimensione soggettiva, oggettiva e intersoggettiva. Il secondo nostro compito è stato quello di aiutare gli insegnanti a definire rubriche di valutazione sulla base di un framework europeo che si chiama DigComp 2.1, sulla competenza digitale”.
Rossana Furfaro