ECONOMIA
  by Rossana Furfaro Published: lunedì 11 settembre 2023 13:33:11

Nemetria a convegno a Perugia: “Bene il turismo, ma l’Umbria è regione industriale”

L’associazione ha messo a confronto istituzioni, mondo di industria e finanza per riflettere di strategie per la transizione digitale e green. Focus anche su etica dell’algoritmo

(AVInews) – Perugia, 11 set. – “L’Umbria ha una tradizione industriale forte: l’industria oggi vale infatti il 15 per cento del pil, mentre il turismo tra il 3 e il 4 per cento. Noi abbiamo tutti l’idea dell’Umbria come di una regione turistica, con tante persone che visitano città come Assisi e Cascia. Tutto molto bello, ma la base economica dell’Umbria è l’industria. Questa è una regione industriale”. Un premessa essenziale, un chiarimento necessario quello espresso dal vicepresidente di Nemetria, il professore universitario Angelo Maria Petroni, per avere una visione quanto più possibile corretta della realtà socio-economica umbra e concepire, quindi, strategie e politiche efficaci ed efficienti per lo sviluppo della regione. Queste parole Petroni le ha pronunciate a Perugia lunedì 11 settembre in occasione del convegno organizzato, appunto, dall’associazione Nemetria a palazzo Graziani sul tema ‘La morale dell’algoritmo e il futuro della twin transition’. Un incontro a cui è intervenuto un autorevole parterre di ospiti e a cui hanno partecipato i vertici istituzionali ed esponenti del mondo economico, industriale e finanziario umbri. D’altronde le tematiche affrontate, in particolare la twin transition, cioè la transizione digitale e green, sono “fondamentali per l’Umbria – spiega ancora Petroni – proprio perché riguardano il settore industriale: c’è una ragione generale di protezione dell’ambiente e di sostenibilità – Petroni ne ha quindi spiegato il motivo –, ma anche di competitività economica. Le aziende che non si sono digitalizzate, che non hanno processi energetici efficienti e catene del valore legate a questi, vengono mano a mano tagliate fuori dalla competizione internazionale, ma anche dalla struttura della produzione internazionale. Se la catena del valore è fatta di dieci passaggi, tu sei in uno di questi e non hai affrontato queste due transizioni, vieni bloccato. Quindi devi necessariamente adattarti al resto della catena”.

L’esempio di Tim. Tra le principali realtà italiane impegnate da tempo in questa doppia transizione c’è il gruppo Tim il cui presidente Salvatore Rossi è, infatti, intervenuto all’evento perugino di Nemetria: “La transizione digitale è la precondizione di quella ambientale. Non si può andare verso la sostenibilità senza tecnologie innovative, digitali in particolare. L’Italia sta facendo molto in questo senso. Se sia tutto quello che è necessario fare alcuni ne dubitano, ma in questo momento il governo è impegnato allo spasimo per completare i compiti per quest’anno. Non sarà facile ma non è impossibile”.

Il Pnrr e l’Umbria. Ad aprire i lavori è stata però la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che ha dichiarato come l’Umbria, “cuore verde d’Italia, si presti per dibattiti di questo genere e politiche che possano portare a questa transizione nei tempi previsti e nell’interesse generale”. Tesei ha poi ricordato come la twin transition sia tra le “missioni previste dal Pnrr. Su questo stiamo lavorando, anche attraverso a un gruppo di lavoro che abbiamo istituito in regione, che possa essere di supporto e aiuto anche agli enti locali”.

I relatori. Durante la giornata sono, inoltre intervenuti Antonio Calabrò, presidente di Museimpresa e Fondazione Assolombarda; Mario Antonio Scino, capo gabinetto del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica; Federico Arcelli, partner di Oliver Wyman e docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Marco Gay, presidente esecutivo Digital Magics e presidente di Confindustria Piemone; Andrea Pontremoli, amministratore delegato Dallara Automobili; Katia Da Ros, vicepresidente di Confindustria per ambiente, sostenibilità e cultura, vicepresidente e amministratore delegato della Irinox; padre Paolo Benanti, docente della Pontificia Università Gregoriana ed esperto di etica, bioetica ed etica delle tecnologie; Barbara Carfagna, giornalista e conduttrice televisiva.

Nicola Torrini


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