ECONOMIA
  by Rossana Furfaro Published: mercoledì 24 luglio 2024 12:47:55

L’aerospaziale umbro vola a Londra e stupisce il Farnborough Airshow

Ben 19 imprese dell’Umbria Aerospace Cluster al grande salone biennale internazionale - La partecipazione sostenuta e curata da Regione e Sviluppumbria ha consentito alla filiera umbra la chiusura di numerosi contratti

  • Fioroni e Tesei in visita stand Umbria
  • Stand Umbria Aerospace Cluster
  • Stand Umbria Aerospace Cluster
  • fioroni e tesei in visita stand umbria
  • Ministro Crosetto in visita stand Umbria
  • Viceministro Valentini in visita stand Umbria
  • Fioroni, Tesei e Becchetti in visita a Leonardo
  • Fioroni Tesei Becchetti incontro con Cossiga
  • Fioroni Tesei Becchetti incontro con Pontecorvo
(AVInews) – Londra, 24 lug. – C’è anche un po’ di Umbria in migliaia di aerei, elicotteri, droni e veicoli spaziali che ogni giorno solcano i cieli di ogni continente o gli spazi infiniti del cosmo. Quell’Umbria che, insieme a sole altre cinque regioni italiane (Puglia, Campania, Piemonte, Lazio e Lombardia), da lunedì 22 a venerdì 26 luglio è volata in Regno Unito, a Londra, per prendere parte e mettersi in mostra al Farnborough International Airshow 2024. Una partecipazione resa possibile grazie alle politiche e al sostegno finanziario e tecnico della Regione Umbria, messo in campo attraverso l’agenzia Sviluppumbria e con il supporto di Confindustria Umbria. Una consistente delegazione dell’Umbria Aerospace Cluster, composta da ben diciannove aziende, sta infatti partecipando attivamente, siglando sin da subito numerosi contratti di affari, a quella che è considerata una delle fiere del comparto aerospaziale più importanti e grandi al mondo. Una manifestazione biennale a cui partecipano i maggiori colossi internazionali del settore e dove si traccia il futuro di questo comparto così strategico ed economicamente rilevante.

Le aziende umbre protagoniste in fiera (Aerospace Manufacturing Company - Amco di Foligno; Angelantoni Test Technologies di Massa Martana; Comear di Spello; En4 di Corciano; Era Electronic Systems di Perugia; Fomap di Assisi; Fucine Umbre di Terni; Meccanotecnica Umbra di Campello sul Clitunno; Ncm di Foligno; Oma di Foligno; Qfp di Spoleto; Rampini di Passignano sul Trasimeno; Serms di Terni; Sky Eye Systems di Foligno; Temis di Passignano sul Trasimeno; Test Industry di Perugia; Umbragroup di Foligno; Umbria Aerospace Systems di Torgiano; Vga di Deruta) sono tutte specializzate nella progettazione, nello sviluppo e nella produzione di componenti meccaniche e di tecnologie, alcune delle quali da esse stesse brevettate, che vengono installate in molti dei veicoli volanti attualmente in produzione.

Durante la cinque giorni, l’avveniristico ed elegante stand della Regione Umbria, curato da Sviluppumbria, è stato visitato dalla presidente della Giunta regionale Donatella Tesei e dall’assessore regionale allo sviluppo economico Michele Fioroni, i quali sono anche stati impegnati in vari incontri e riunioni con realtà strategiche come l’Aiad (Federazione aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza) – presente il suo presidente Giuseppe Cossiga – e con importanti gruppi industriali del settore quali Leonardo. Nel grande padiglione allestito dal gruppo italiano, infatti, la delegazione umbra, accompagnata sempre dal vicepresidente vicario Claudio Becchetti e dal segretario generale del cluster Cillian Fani O’Broin, ha avuto un colloquio proprio con il presidente di Leonardo, Stefano Pontecorvo. “Il cluster aerospaziale umbro – ha sottolineato Tesei – è cresciuto e rappresenta un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale. Il tipo di componentistica, l’innovazione tecnologica e il modello di filiera che le nostre imprese stanno portando avanti rendono molto interessante questo comparto. La Regione vi ha creduto, investito e ora sta portando avanti insieme alle imprese stesse quest’azione di crescita continua perché è un settore di grandissima attualità, in grado di dare tanto lavoro di qualità, specialmente ai nostri giovani. Ringrazio Sviluppumbria e i suoi operatori presenti in fiera per l’eccellente supporto alla coorganizzazione di questo evento”. “La presenza del cluster umbro a Farnborough – ha spiegato Fioroni – è fortemente voluta e sostenuta dalla Regione. La qualità della nostra produzione in questa filiera è riconosciuta e apprezzata. Le nostre aziende sono fornitrici di primo livello di alcuni dei più grandi colossi mondiali e sono coinvolte in numerosi progetti internazionali, anche di ricerca, come dimostrano gli innovativi brevetti esposti qua. Insomma, il cluster sta crescendo e sta facendo sistema. Proprio il fatto che queste aziende abbiano la forza di sviluppare congiuntamente progetti e prototipi, garantendo una flessibilità produttiva che i player internazionali magari non trovano nel singolo fornitore, è un importante punto di forza del nostro territorio”. “In quest’occasione – ha inoltre fatto sapere Fioroni – abbiamo anche incontrato il presidente di Leonardo con cui abbiamo cominciato a gettare le basi di nuove progettualità che vogliono vedere nell’Umbria un laboratorio di sperimentazione nella filiera dell’aerospazio in Italia”.

E per capire l’importanza del comparto basta citare alcuni dati: l’Umbria Aerospace Cluster è composto da quarantadue aziende e impiega direttamente 4.500 persone, ha un giro di affari di 800 milioni di euro, con una crescita degli investimenti in ricerca e sviluppo del 10 per cento annui. “La crescita del settore – ha in merito commentato il presidente del cluster Daniele Tonti – si nota anche dal numero delle imprese oggi presenti a Londra. Due anni fa eravamo undici e quest’anno siamo diciannove. Siamo orgogliosi di poter mostrare al mondo la qualità, la competenza e la tecnologia che la nostra filiera aerospaziale ha raggiunto. Non è un caso l’alto numero di visite avute in questi giorni, sia a livello istituzionale che di player del settore aeronautico di altissimo livello. L’industria aerospaziale è tra le più importanti, non solo a livello numerico per livelli di occupazione e fatturato, ma soprattutto perché investe in tecnologia e innovazione e ciò permette di avere valore aggiunto sul prodotto e far crescere un territorio a livello di know how, asset e competenze”.

Nel giorno inaugurale, anche le autorità nazionali italiane si sono soffermate a visionare le imprese dell’Umbria Aerospace Cluster e informarsi sulle loro attività: sono intervenuti infatti il ministro della difesa Guido Crosetto, l’ambasciatore d’Italia nel Regno Unito, Inigo Lambertini, il viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, il viceministro degli Affari esteri, Edmondo Cirielli, e la deputata Stefania Craxi, presidente della Terza commissione permanente Affari esteri e Difesa. “La presenza dell’Umbria – ha dichiarato Valentini – colpisce sia per la qualità delle produzioni che per l’innovazione tecnologica che riesce a mettere in campo, non seconda a nessuna delle regioni e dei Paesi qui rappresentati”. “Mi complimento con le tante imprese umbre – ha commentato anche Cirielli – che hanno forza e coraggio di investire in questo settore che impiega lavoro di maggiore qualità ed è anche capace di maggiore resilienza rispetto alla concorrenza di quantità. Quindi una posizione che consente una crescita tecnologica importante per l’Umbria e per l’Italia”.

Tra le curiosità di questa edizione del Farnborough International Airshow, la presentazione in anteprima di uno dei primi modelli di Lilium, un innovativo jet elettrico al cui progetto e sviluppo ha contribuito proprio una delle aziende che compongono il cluster umbro.

Da segnalare, inoltre, l’evento esclusivo organizzato dall’Umbria Aerospace Cluster nei suggestivi spazi del museo del Tower Bridge di Londra a cui, insieme alle aziende e alle istituzioni umbre, vi hanno preso parte player internazionali e personalità quali l’ambasciatore Lambertini e alcune massime autorità del settore della difesa aerospaziale italiana tra cui il generale ispettore capo Giuseppe Lupoli, direttore di Armaereo del Segretariato generale della Difesa, e vertici militari legati anche allo sviluppo del Gcap, caccia di sesta generazione progettato in comune di Ministeri della Difesa italiano, inglese e giapponese e nel quale potrebbero essere coinvolte diverse aziende umbre del cluster.

Nicola Torrini


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