Inclusione sociale, concluso il primo corso di ‘Futuro nel verde’
Il progetto della coop sociale Perusia onlus affronta i problemi del welfare di comunità - Bilancio del primo anno di attività martedì 10 dicembre alle 10 all’Orto botanico di Perugia
-
Un momento del progetto Futuro nel verde
(AVInews) – Perugia, 9 dic. – Favorire l’inclusione sociale attraverso il verde. È questo l’obiettivo del progetto ‘Futuro nel verde’ sviluppato dalla Cooperativa sociale Perusia onlus insieme a Centro di ateneo per i musei scientifici (Cams), Fondazione per l’istruzione agraria (Fia), Federazione italiana di produzione di piante officinali (Fippo) e Rete delle fattorie sociali. L’iniziativa, realizzata con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, ha affrontato le problematiche del welfare di comunità attraverso corsi di formazione professionale finalizzati all’utilizzo e alla valorizzazione del verde negli ambiti produttivi e terapeutici. I quattro corsi effettuati nel 2019 hanno realizzato con i corsisti strutture e istallazioni nei luoghi scelti dal progetto e permesso la crescita di una rete di strutture e competenze complementari tra loro che daranno a tutta la comunità, dal 2020, nuove opportunità lavorative, tecnico agronomiche e terapeutiche per vivere e godere del verde e della natura, occupando spazi importanti della città e non solo.
Il bilancio delle attività. Martedì 10 dicembre alle 10, all’Orto botanico di Perugia in via Romana (sotto la Chiesa di san Costanzo), in occasione della conclusione del primo corso professionale in ‘Operatore in ortoterapia’ e della consegna dei relativi attestati, verrà fatto un resoconto delle attività svolte durante l’anno. Verranno presentati gli elaborati realizzati dai corsisti su proposte concrete e utili di nuovi spazi e nuove attività nel verde aperto e accessibile.
I presenti. All’evento saranno presenti Erminia Battista, responsabile del progetto Piedibus, Federica Cane dell’America Horticoltural Therapeutic Association, Simone Brustenghi di Amorinisafety, per la parte della sicurezza sul Lavoro, Simone Donnari, presidente e responsabile del Centro Atlas, Patriza Moretti, neuropsichiatra dell’Università degli studi di Perugia, e Michele Tufo, responsabile dell’Orto terapeutico dell’Istituto serafico di Assisi.