(AVInews) – Perugia, 25 gen. – “Qualche giorno fa sui quotidiani locali è uscita la notizia che in Umbria hanno cessato la propria attività circa 4000 imprese. Certamente è un dato preoccupante poiché questo significa che la crisi economica scatenata dal covid e dalle crisi internazionali ancora è ben lungi dallo scemare e che molte imprese non sono riuscite a superare una crisi profonda e devastante”. Questo il commento di Emanuela Mori, capogruppo di Italia Viva al Comune di Perugia. “Molte volte – ha proseguito Mori – mi chiedo cosa possa fare lo Stato o in subordine le istituzioni locali per sostenere l’attività delle imprese, in quanto un’economia in ripresa diventa un volano economico per l’occupazione e tutte le conseguenze a essa collegate. Purtroppo, la globalizzazione ha velocizzato il nostro mondo in tutti i settori. Ogni evento negativo che si verifica in qualsiasi parte del mondo porta conseguenze imprevedibili ovunque, come abbiamo visto con la guerra tra Russia e Ucraina che ha generato una devastante crisi energetica, mettendo il nostro Paese in ginocchio e impattando in maniera significativa sui costi energetici di molti comparti industriali. Gli Stati possono prevedere dei finanziamenti per l’innovazione o per le aziende che nonostante tutto continuano ad assumere, ma nonostante questo il peso fiscale enorme che grava sulle aziende sommato a crisi energetica e crisi di mercato rendono tali aiuti quasi insignificanti e pressoché inutili”. “Comuni e Regioni – ha concluso Mori – non hanno dotazioni finanziarie importanti per intervenire, ma potrebbero agire sull’alleggerimento dei tributi locali, che in momenti di crisi diventano delle ‘gabelle’ piuttosto che tasse e in alcuni casi sono determinanti per la chiusura delle imprese. Quindi auspico che sul programma della candidata a sindaco Scoccia a questo tema venga data la giusta importanza e sia un importante punto delle sue linee programmatiche”.