SOCIETÀ
  by  Published: lunedì 24 settembre 2018 12:36:44

Da Perugia parte un progetto internazionale sul turismo sostenibile

Capofila l’ong Tamat e partner D’Antilles et D’Ailleurs (Martinica) e C-For-C (Madagascar). Il fine è sviluppare imprese femminili per garantire una vita dignitosa alle popolazioni locali

  • Forum ‘Co-development, tourism and entrepreneurship’
  • L’intervento di Marco Fazion
  • Forum ‘Co-development, tourism and entrepreneurship’
  • Forum ‘Co-development, tourism and entrepreneurship’
(AVInews) – Perugia, 24 set. – Sono arrivati da un po’ tutta Italia e addirittura dalla Martinica e dal Madagascar per approfondire il tema del turismo sostenibile e comunitario, condividere esperienze e sviluppare relativi progetti da realizzare nei propri paesi. Nell’ambito del progetto transnazionale Entourée (Entrepreneuriat pour un tourisme responsable, engagé et feminin), che vede come capofila la ong perugina Tamat, a cui collaborano attivamente le associazioni D’Antilles et D’Ailleurs (Martinica) e C-For-C (Madagascar) e finanziato dalla Commissione europea con il programma Erasmus+, si sta svolgendo a Perugia la prima mobilità internazionale a cui partecipano partner e beneficiari, imprese sociali locali e rappresentanti del mondo della ricerca in un programma completo di visite, attività e incontri incentrati appunto sugli obiettivi del progetto.

Gli obiettivi di Entourée. Tra le nostre finalità più concrete e immediate – ha commentato la presidente di Tamat Patrizia Spada – c’è quello di aiutare una cooperativa di donne del Madagascar a realizzare una microimpresa turistica che permetta loro di vivere una vita dignitosa. In Entourée il focus è infatti proprio sullo sviluppo di imprese al femminile nel campo del turismo responsabile, attraverso la cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche. In questa settimana, per esempio, abbiamo in programma di portare i nostri ospiti a visitare aziende che ci possono insegnare molto sulle loro esperienze di successo”.

Forum ‘Co-development, tourism and entrepreneurship’. Tra le iniziative previste da Tamat, sabato 22 settembre, a Pilonico Materno, si è svolto il forum ‘Co-development, tourism and entrepreneurship’ a cui sono intervenuti numerosi esperti del settore per capire come il turismo comunitario possa creare sviluppo nel Madagascar e in Martinica, ma anche in Italia. “Il turismo comunitario – ha spiegato Spada – è una forma di turismo responsabile che permette di utilizzare il capitale umano, culturale e naturalistico dei vari territori senza privarne, snaturare o distruggere chi ci vive, ma anzi fornendogli risorse economiche”. “Crediamo nella condivisione delle competenze e nello scambio di buone pratiche – ha detto Lavinia Ruscigni, coordinatrice di progetto di D’Antilles et D’Ailleurs – per poter promuovere un turismo che rispetti le popolazioni locali, valorizzi la cultura e arricchisca il turista senza però essere di forte impatto ambientale”.

Il turismo in Martinica. Ruscigni ha così portato l’esempio della Martinica: “Nella nostra isola – ha spiegato – il turismo è una delle prime risorse insieme all’agricoltura e alle distillerie, ma dagli anni Novanta si è trattato di un turismo di massa che ha portato a grandi costruzioni edili e poche ricadute sulla popolazione locale. Il turismo comunitario può essere una risposta a una disoccupazione molto forte, a comunità rurali quasi totalmente abbandonate e a un’emigrazione verso il sud dell’isola e verso la madrepatria francese”.

Il modello delle guide ambientali-escursionistiche. Altro esempio, questa volta virtuoso, è stato quello fornito da Marco Fazion, da 20 anni guida ambientale escursionistica e presidente di Lagap, Libera associazione guide ambientali-escursionistiche professioniste, che ha patrocinato l’evento. “Il turismo che facciamo – ha sottolineato Fazion – cerca di minimizzare l’impatto dell’attività turistica attraverso buone pratiche di conservazione della natura e delle culture locali. Ora stiamo provando a lavorare sulla redistribuzione verso tutta la comunità della redditualità che si genera attraverso il turismo sostenibile. Per questo si comincia a parlare di turismo di comunità”. “Purtroppo – ha aggiunto –, il 98 per cento del turismo è ancora di tipo invasivo, ma l’interesse verso quello sostenibile è in continuo aumento: negli anni della crisi ha avuto un incremento annuo tra i 2 e i 6 punti percentuali mentre complessivamente il turismo ha registrato un meno 26-28 per cento. Sta aumentando la consapevolezza di tutto ciò e sicuramente, oggi, il turismo sostenibile è un qualcosa su cui si può investire a livello professionale”.

Nicola Torrini


ARTICOLI CORRELATI
SOCIETÀ
Si tiene in occasione dei 20 anni del Gruppo comunale Prociv ‘Marsciano 2004’. Dal 19 al 21 aprile l’evento organizzato anche da geometri di Perugia e Terni...
17/04/2024 - Marsciano
SOCIETÀ
Segretario Damiani, vicepresidente vicario Emili e vicepresidenti Manuali e Montagnoli - Il 37enne eletto all’unanimità dal nuovo consiglio: “Richiesto...
17/04/2024 - Perugia
SOCIETÀ
Anct si è arricchita di 6 nuovi territori in Abruzzo, Sicilia, Basilicata Marche e Puglia. Discusse molte tematiche e progetti futuri per un nuovo...
17/04/2024 - San Miniato
ULTIME NEWS
TUTTE LE NEWS
EVENTI
Mostra mercato con espositori specializzati, laboratori,...
18/04/2024 - Sant'Anatolia di Narco
POLITICA
Recentemente, insieme a parte di maggioranza e...
18/04/2024 - Norcia
SPORT
Il punto del fisioterapista delle Black Angels: “Grande...
17/04/2024 - Perugia
ULTIMI VIDEO
TUTTI I VIDEO
ico video
Cosa significa sostenibilità per le piccole e medie imprese, come prosegue il loro percorso verso uno sviluppo...
18/04/2024 - Perugia
ico video
Avis Umbria ha celebrato la sua 56esima assemblea regionale a Spoleto, nella ricorrenza del 70esimo anniversario...
18/04/2024 - Spoleto