ECONOMIA
  by  Published: mercoledì 19 luglio 2017 12:10:05

Formazione, PAC 2000A Conad investe sul futuro e sui giovani

Si è chiuso l’ambizioso percorso della cooperativa, il master “Allievi Imprenditori” alla quinta edizone

  • un momento del master
  • la dirigenza di PAC 2000A
  • un momento del master
(Avi News) – Perugia 19 lug. – “L’istruzione non può più essere separata dal resto della società e in particolare dal mercato del lavoro, ma oggi più che mai deve essere integrata come spazio dove allenare costantemente curiosità, creatività e intraprendenza, oltre che permettere di apprendere nuove conoscenze ed esperienze. Niente, quindi, è più importante dell’istruzione”. Ne è convinta PAC 2000A che ha pensato al futuro e ha investito nella formazione con il Master “Allievi Imprenditori in PAC 2000A”, giunto alla sua 5ª edizione.

Il commento. “La cooperativa – commentano da PAC 2000A – è una delle poche realtà in Italia che, in momenti economici così complessi e faticosi, riesce ad avere la forza di investire nella formazione dei giovani e sul loro futuro. Puntare sulla formazione di giovani di talento determinati significa essere pronti al cambiamento. L’Italia è da sempre un paese votato a fare impresa. Questa attitudine, che ha dato vita a quella che i sociologi e gli economisti hanno definito Terza Italia, fatta di distretti produttivi, capitalismo molecolare, territori che si facevano via via protagonisti, va recuperata e implementata. Prima di tutto, però, va reso attuale il sistema della formazione. Molti dei lavori che si svolgono ancora oggi tra pochi anni non esisteranno più e la vera differenza la faranno la conoscenza e la competenza, ma anche la passione e il coraggio di seguire le proprie aspirazioni. La scuola e in generale tutto il sistema della formazione devono tornare a essere il luogo che aiuta lo studente a fare emergere le proprie inclinazioni, lo spazio dove scoprire e provare a risolvere problemi, dove sbagliare e imparare a rialzarsi. Se vogliamo davvero realizzare la classe intelligente o la classe aperta, bisogna andare oltre il tradizionale dibattito per offrire invece un nuovo paradigma didattico, capace di rimettere al centro di tutto lo studente di ogni ordine e grado”.

L'attenzione verso i giovani. “Alleniamo la testa e impariamo ad usare le mani è lo slogan che ben rappresenta il nostro Master – ha spiegato il direttore generale di PAC 2000A Danilo Toppetti –, si tratta di una vera e propria esperienza di vita condensata in 4 mesi, che vuole offrire a questi giovani di potenziale un’opportunità di proseguire con successo le attività commerciali dei propri genitori e, perché no, puntare ancora più in alto, sviluppando nuovi progetti o intraprendendo un percorso imprenditoriale autonomo”. “Predisporre il programma didattico è stato molto stimolante – ha spiegato la responsabile formazione della cooperativa Erica Zanobetti – abbiamo voluto realizzare un percorso a tempo pieno, alternando lezioni in aula a periodi di formazione pratica in punti vendita selezionati. Abbiamo richiesto ai ragazzi un forte impegno sia in termini di concentrazione per le fasi teoriche, che in termini di adattabilità e resilienza in occasione delle attività pratiche in punto vendita. I contenuti erano orientati all’acquisizione del necessario patrimonio di base (valori, conoscenze, competenze, e abilità) che l’allievo deve possedere per impegnarsi con successo nell’attività. La docenza è stata affidata a manager di Conad e della cooperativa PAC 2000A e a scuole di formazione specializzate.”

L'obiettivo. “Il Master – ha commentato il presidente di Conad Claudio Alibrandi – svolge il compito di facilitatore e incubatore di nuova imprenditorialità, rappresentando la capacità di creare valore all’interno del nostro sistema, puntando principalmente sulle risorse potenziali esistenti nel nostro indotto, le imprese associate. Insomma una vera e propria scuola aziendale capace di sfornare giovani imprenditori commerciali che, visto l’interesse e l’applicazione mostrati e le qualità emerse, ci lasciano molto fiduciosi non solo per il futuro delle nostre imprese associate, ma anche per il tessuto socio economico nel quale esse operano. In conclusione un’esperienza che, seppur economicamente molto impegnativa, ripeteremo ancora. Stiamo già, infatti preparando la prossima edizione”.


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